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"Interista come si conviene, sulla scia di una tradizione nobilissima della nostra poesia che da Sereni discende per li rami fino almeno a Cucchi, Benedetti, D'Elia, Scotto e Febbraro, Sonzogni percorre in questi suoi 'Tagli', originali e perfettamente montati dentro un insieme in cui tutte le parti si armonizzano e si tengono, alcune strade infine convergenti..." (dalla prefazione di Alberto Bertoni). "Nel suo pudore tagliente, nella sua ritmica lieve e severa, Sonzogni si rivela un poeta necessario: di lui impariamo in breve la vita, la storia e un'anima, risentita e generosa." (dalla postfazione di Paolo Febbraro)